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Ex consigliera della Regione Abruzzo attaccata sui social per via del suo cognome, scattano 60 denunce: c’è anche una ciociara

Ex consigliera della Regione Abruzzo, attaccata sui social a causa del suo cognome. E proprio per tale motivo Sabrina Bocchino ha fatto scattare una sessantina di denunce.

Tra le persone coinvolte anche una signora che risiede nel capoluogo ciociaro. La donna che è stata rinviata a giudizio per diffamazione aggravata dall’utilizzo del web, avrebbe scritto in un post: ” Il cognome dice tutto”. Per la cronaca va detto che per il reato di diffamazione la condanna può arrivare anche a tre anni di reclusione. L’esponente politico della regione Abruzzo ha dichiarato in una nota che “Queste esperienze non solo sono fastidiose, ma rappresentano una forma di bullismo inaccettabile. La discriminazione di genere non ha posto nella nostra società e non deve essere tollerata”. La donna che ricopre l’incarico di vice segretario della Lega adesso chiede un congruo risarcimento danni da parte di chi l’avrebbe denigrata in quel modo. Tra coloro che l’avevano insultata sui social per via del suo cognome anche un brigatista rosso condannato in via definitiva nel 1999 a venti anni e sei mesi per concorso nella strage di via Fani. “La mancanza di rispetto e tolleranza per chi ha idee e opinioni diverse alla nostre non è solo deludente ma dannosa per tutti noi”. Peggio ancora – ha replicato il vicesegretario della Lega se questa intolleranza si trasforma in un messaggio discriminatorio nei confronti di una donna. A rappresentare la settantenne frusinate l’avvocato Dario Simonelli. L’udienza si terrà il prossimo 24 aprile.

Fonte: TG24.info