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Rifiuto di alcol test, assolto dall’accusa

Trentenne del capoluogo ciociaro denunciato nel 2023. Tutto ha avuto inizio a seguito di un incidente avvenuto a Roma

Era stato denunciato con l’accusa di essersi rifiutato di sottoporsi all’alcoltest. I fatti due anni fa a Roma. L’uomo, assistito dall’avvocato Dario Simonelli, si è opposto e ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato. Nelle scorse settimane è stata emessa la sentenza nei confronti di un trentenne originario del capoluogo ciociaro. Assolto con la formula “perché il fatto non sussiste”. La vicenda ha avuto inizio a seguito di un incidente stradale che lo ha visto coinvolto a maggio 2023, e avvenuto su via Prenestina, nella Capitale.

Secondo quanto ricostruito, il trentenne, alla guida di una Fiat Panda, a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, avrebbe perso il controllo dell’auto, invadendo la corsia opposta e scontrandosi con una Fiat Punto. Nell’impatto, entrambi i conducenti hanno riportato lievi ferite. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale, che hanno disposto l’alcoltest per verificare l’eventuale stato di alterazione del conducente. Il ciociaro è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Sandro Pertini, ma – dopo un’attesa prolungata e riportando solo un taglio alla fronte – ha deciso di allontanarsi prima che venissero effettuati accertamenti sanitari o test alcolemici. Per questo comportamento è scattata la denuncia nei suoi confronti per presunto rifiuto di sottoporsi all’alcoltest, seguita da un decreto penale di condanna.

Durante l’udienza delle scorse settimane, il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a quattro mesi di arresto e mille euro di ammenda. Ma il giudice della 19ª sezione penale del Tribunale di Roma ha accolto la tesi della difesa: l’imputato non aveva rifiutato volontariamente il test, né gli era stata manifestata la necessità di effettuarlo, nemmeno tramite prelievo ematico. Il processo si è quindi concluso con l’assoluzione piena e l’annullamento del provvedimento di sospensione della patente di guida, che in casi analoghi può arrivare fino a due anni.

 

Fonte: Ciociaria Oggi